Negli ultimi tempi siamo stati travolti dall’emergenza sanitaria del Coronavirus. Questo ha cambiato tutto il modo di concepire la nostra quotidianità, compreso il mondo sportivo. Vietate le uscite all’aria aperta, distanziamento sociale, centri sportivi e palestre chiuse.
Ora che ci siamo messi alle spalle l’esperienza del lockdown, come affronteremo la convivenza tra sport e coronavirus?
SPORT AL CHIUSO: COSA CAMBIA E COME ORGANIZZARSI?
Partiamo da ciò che è già cambiato (fino ad oggi, 10/05/2020): i centri sportivi, i circoli di tennis e sopratutto le palestre sono rimaste chiuse. I principali motivi riguardano le difficoltà nel rispettare gli obblighi di distanziamento sociale, di sanificazione degli strumenti e l’impossibilità di assembramenti. Bisogna considerare che questo periodo è particolarmente redditizio per queste realtà, dal momento che siamo in primavera, tutti vogliamo rimetterci in forma in vista dell’estate.
L’alternativa, per il momento, appare l’online, con corsi privati e programmi tenuti in live streaming che permettono agli istruttori e personal trainer di seguire i propri alunni, alla stregua di come sta accadendo nel mondo scolastico.
Ma c’è anche un riscontro positivo? Si. Abbiamo capito l’importanza e l’efficienza del lavoro da casa: mesi fa, l’idea di attrezzarsi con pesi e tappetini in casa ci sembrava utopica, mentre ora ci appare reale e concreta. Anzi, è una valida alternativa.
Tornando alle palestre ed i centri sportivi, qualche novità potrebbe vedersi dopo il 18/05/2020, anche se le dichiarazioni del ministro per lo sport riguardano una riapertura parziale: ingressi contingentati, percorsi differenziati, plexiglass e sanificazione di pari passo alla rotazione delle persone.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al seguente link.
Figura n.1. Palestra chiusa per il lockdown.
SPORT ALL’APERTO: COSA CAMBIA E COME ORGANIZZARSI?
Passiamo adesso alle attività all’aperto, che spaziano dalla corsa alle uscite in bici. Nonostante la possibilità di poter uscire ed affrontare lunghe sessioni all’aperto (e non più soltanto nei pressi della propria abitazione) i problemi legati al distanziamento sociale ci costringono a rimanere soli durante le attività: infatti, secondo uno studio (link), durante le attività sportive, il virus si diffonde più facilmente a causa della diffusione maggiore delle particelle di saliva e sudore. Dunque la famosa distanza di 1 metro tra atleti va aumentata, fino a 5 metri per chi pratica la corsa e fino a 20 metri per chi corre in bici.
È chiaro che, alla luce di ciò, è impossibile allenarsi in gruppo, oltre che vietato dall’ultimo DPCM.
Come organizzarsi allora?
Riprogrammiamo le nostre attività, i nostri programmi, per l’uscita in solitaria. Fatevi aiutare dal vostro istruttore oppure cercate tra le mille tabelle online che vi suggeriscono che percorso intraprendere. Se vi allenavate già in solitaria, beh, nessun problema allora!
Figure n.2,3,4. Simulazione pattern di diffusione delle particelle di saliva durante la corsa. Foto di link.
MANTENERE ALTA LA MOTIVAZIONE
Scrivo questo paragrafo dell’articolo pensando a tutti gli atleti o amatori che si allenano in funzione di una gara o di una competizione. Sono tempi difficili, avete tutta la mia comprensione. Vi invito però a non demordere, a mantenere alta la motivazione, perché lo sport è un toccasana per il nostro organismo, prima ancora della componente competitiva. Oltre ad essere fondamentale per il nostro stato psicologico, fare attività ci permette di rimanere in uno stato di forma adeguato, per quando le competizioni ritorneranno. Sfruttate l’occasione di una pausa forzata da tempi e scadenze, ragionate più su voi stessi ed affrontate con filosofia questo stop temporaneo.
PER CHI INIZIA IN QUESTO MOMENTO?
”Iniziare con piccole dosi” può riassumere perfettamente il comportamento da seguire per chi si approccia alle attività fisiche per la prima volta. In qualsiasi caso, abbiamo stilato alcuni consigli da seguire, per voi neofiti, per evitare di incappare in esperienze spiacevoli che rovinerebbero soltanto l’approccio alle prime uscite.
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Purtroppo la crisi ha colpito tutti i settori compreso quello sportivo. Piano piano si muove qualcosa, speriamo in una riapertura dei centri il prima possibile.
Le foto delle particelle di saliva sono veramente importanti, ti fanno capire quanto sia rischioso stare vicino ad altri atleti. Bell’articolo comunque.
Grazie per il commento Renato. Le difficoltà del settore sono proprio dovute alle norme di igenizzazione dei locali, vedremo se ci saranno novità dopo il 18/05.